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Grano duro, produrlo al Centro costa meno

I costi scendono lievemente al Sud e rimangono pressoché stabili al Centro. Nonostante un costo totale minore, le rese più basse rendono molto più costoso produrre al Sud

Analizzando i dati di Ismea, confrontiamo i dati 2023 del Centro Italia con quelli del Sud Italia, in un campione di analisi caratterizzato da aziende di dimensioni oltre i 30 ettari.

Centro Italia
Per quanto riguarda il Centro Italia, con una produzione media di 49,57 quintali per ettaro, con un areale di produzione preso in considerazione in Toscana e nelle Marche, notiamo una sostanziale stabilità nello schema dei costi fra il 2023 (1.427,99 euro/ettaro) e il 2022 (1.426,38 euro/ettaro), ma così come già visto nel grano tenero, un sostanziale aumento sul 2021 (1.291,77 euro/ettaro), a testimonianza del fatto che l’inflazione ha solo fermato la sua corsa senza tornare sui livelli pre pandemia e guerra.


Analizzando voce per voce, siamo a 263,05 euro/ettaro sui concimi, in lieve calo rispetto al 2022 (285,88 euro/ettaro). Stabili gli agrofarmaci (107,01 euro/ettaro rispetto ai 106,06 euro/ettaro del 2022), mentre crescono lievemente le sementi (172,04 euro/ettaro vs 164,93 euro/ettaro dell’anno precedente). Crescono le spese per i lavori in conto terzi, dai 242,20 euro/ettaro del 2022 ai 272,70 euro per ettaro del 2023, mentre calano i carburanti, da 160,91 a 143,73 euro/ettaro. Lievemente in aumento anche la manodopera, da 135,56 a 138,62 euro/ettaro, mentre rimangono fisse le spese generali (80,97 euro/ettaro) e i costi fissi (249,87 euro/ettaro).

Sud Italia
Andiamo invece nella media al Sud, con aziende delle medesime dimensioni (superiori a 30 ettari), ma con una resa media attestatasi nel 2023 a 31,15 quintali/ettaro in un areale composto da Puglia, Basilicata e Sicilia. Il costo totale è sceso dai 1.122,83 euro/ettaro del 2022 ai 1.109,31 euro per ettaro del 2023, ma comunque in sostanziale aumento rispetto ai 931,55 euro/ettaro del 2021.

Scendono i costi di concimi (228,33 euro/ettaro), carburanti (121,78 euro), mentre crescono quelli per sementi (160,20 euro/ettaro), lavoro in conto terzi (149,49) e manodopera (136,39). Rimangono stabili i costi per agrofarmaci (76,86 euro/ettaro), spese generali (63,10 euro/ettaro) e costi fissi (173,15 euro/ettaro).

Fonte: agronotizie

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