Concimazione del grano bio per ottimizzare resa e qualità

Nel settore del grano biologico, i prezzi si stanno avvicinando a quelli del convenzionale, rendendo cruciale ottimizzare rese e qualità per la sostenibilità economica. Il grano ha elevate esigenze di azoto, elemento fondamentale per la crescita e la qualità della granella. In agricoltura biologica, non potendo usare fertilizzanti azotati di sintesi, si ricorre a diverse tecniche. I fertilizzanti organici (letame, liquami, digestati) forniscono nutrienti, ma il loro rilascio di azoto è graduale. La gestione dei residui colturali può migliorare la fertilità, ma l’alto rapporto carbonio/azoto richiede attenzione. I sovesci con leguminose (favino, trifoglio, veccia) fissano l’azoto atmosferico, ma la loro efficacia dipende dal clima. La consociazione temporanea con leguminose interrate apporta azoto in fasi specifiche. Le rotazioni con piante miglioratrici (leguminose, alcune colture da rinnovo) arricchiscono il suolo. Infine, le biosoluzioni come batteri azotofissatori e micorrize possono migliorare la disponibilità e l’assorbimento dell’azoto. L’obiettivo primario è sviluppare e mantenere una fertilità biologica del suolo a lungo termine, incrementando la sostanza organica per una nutrizione equilibrata e una maggiore resilienza delle colture.